Diagnosi energetica: un esempio nel settore ceramico
Settore :
Azienda Ceramica
Regione :
Emilia Romagna
Periodo
Estate 2017
Progetto
Vediamo il caso di un’azienda produttrice di piastrelle per pavimenti in monocottura, rivestimenti in bicottura e gres porcellanato, obbligata all’audit energetico dal Decreto Legislativo n.102/2014. Il sito si sviluppa su una superficie complessiva di 180.000 m2, di cui circa 72.000 m2 coperti.
Nel periodo preso in esame sono stati rilevati consumi medi pari a 26 GWh/anno (4.883 TEP) di energia elettrica, 16.585.495 Smc (13.683 TEP) di gas metano con un costo energetico mediamente pari a 9.009.263 €/anno (Iva esclusa). Le utenze più energivore sono risultate essere i mulini e i forni cottura.
L’analisi svolta ha inoltre permesso di individuare il fabbisogno dei differenti comparti e individuare diverse proposte di miglioramento in grado di garantire significativi risparmi energetici e tempi di ritorno dell’investimento contenuti.
Interventi strutturali individuati
Implementazione sistema di monitoraggio e ripartizione dei dati energetici per centri di costo
Gestione consumo energetico tramite dati, modelli di consumo, indicatori e ratios
Rendicontazione dei risparmi energetici ottenuti a valle di interventi di efficientamento,
necessaria per ottenere Titoli di Efficienza Energetica con progetti a consuntivo
Ottenimento di un risparmio economico grazie alla riduzione e/o ottimizzazione dei consumi eliminando quelli non necessari
(saving iniziale 5-14%)
Risultati ottenuti
Installazione inverter su motore aspirazione fumi
È presente un impianto di aspirazione fumi prodotti dai due forni. Tale impianto è dotato di due linee di aspirazione che fanno capo a un motore da 110 kW, in funzione per 7.000 ore l’anno. A partire dai risultati di un report di uno studio di fattibilità tecnica si è ipotizzata l’inverterizzazione di tale motore.
- Risparmio energetico stimato: 120.000 kWh/anno
- Risparmio economico stimato: 16.800 euro/anno
- Payback: 1 anno
Relamping LED su 390 corpi illuminanti
Sostituire un sistema d’illuminazione tradizionale con questa tecnologia permette vantaggi in termini di durata, di versatilità, di maggiore qualità e resistenza, di tutela ambientale.
Al tempo stesso si riducono i costi di manutenzione.
- Risparmio energetico stimato: 305.500 kWh/anno
- Risparmio economico stimato: 42.800 euro/anno
- Payback: 1,2 anni