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La nuova era del gas

La nuova era del gas 22/10/2013Leave a comment
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Diversificare le fonti di approvvigionamento di energia. E’ questo l’obiettivo che si pone l’Europa con la realizzazione del TAP (Trans Adriatic Pipeline), il nuovo gasdotto trans-adriatico che importerà gas naturale dall’Azerbaijan – dal giacimento di Shah Deniz – verso l’Europa.
Il gasdotto si estenderà per circa 870 km, partendo dalla frontiera greco-turca, attraversando la Grecia, l’Albania e il Mar Adriatico e approdando sulle coste della Puglia. I lavori dovrebbero partire a fine 2015 e il gas dovrebbe arrivare nel 2019. Una volta completato, il gasdotto TAP potrà trasportare qualcosa come 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno (una quantità sufficiente per riscaldare 7 milioni di case), con la possibilità di ampliarne la capacità a 20 miliardi di metri cubi qualora diventi disponibile una maggiore quantità di gas.

La nuova era del gas italiano pare sia alle porte, ma quali impatti avrà il TAP per l’Italia? In Italia la linea toccherà terra a San Foca in Puglia e dovrebbe essere operativa da gennaio 2019. Il tratto italiano prevede la costruzione di una condotta sottomarina di circa 45 km, di una interrata di circa 10 km e di un Terminale di ricezione nel Comune di Melendugno (Lecce). Con il TAP, l’Italia avrà a disposizione nuove e abbondanti riserve di gas naturale provenienti dal bacino caspico, e si assicurerà un percorso diretto di approvvigionamento del gas naturale che le permetterà di differenziare gli approvvigionamenti dal gas algerino e russo che ora sono i principali fornitori. Secondo Nomisma Energia, inoltre, il Tap avrà ricadute economiche (dirette, indirette e sull’indotto) per la Regione Puglia di 290 milioni di euro nella fase di costruzione fino al 2018, con oltre 2.100 posti di lavoro e nei 50 anni di fase operativa ricadute per 380 milioni, oltre al maggior gettito fiscale. Sono già stati siglati anche i primi contratti per l’acquisto del gas azerbaigiano di Shah Deniz che arriverà in Italia attraverso il TAP. Ieri Enel e Hera hanno dato l’annuncio di aver concluso due contratti di fornitura della durata di 25 anni. Sarà possibile veder ridurre la bolletta energetica nel nostro paese che ha i costi di energia più cari d’Europa? Staremo a vedere. Certamente il TAP avrà un ruolo rilevante nel garantire la sicurezza energetica dell’Europa e dell’Italia e diminuire la dipendenza dai principali fornitori, primo fra tutti la Russia.

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