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Sicurezza e metano

Sicurezza e metano 14/01/2013Leave a comment
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Il metano è un combustibile fossile che appartiene alla famiglia degli idrocarburi, composti chimici costituiti da carbonio e idrogeno. E’ il più semplice degli idrocarburi e quello con la molecola più piccola, formata da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno (CH4). A temperatura e pressione ambiente il metano si presenta come gas incolore, inodore e molto infiammabile.

Il metano per prendere fuoco ha bisogno di miscelarsi con l’ossigeno: il limite di infiammabilità della miscela aria-metano è compreso tra 5% e 15% a temperatura di 20°C. Ciò significa che una concentrazione di metano più piccola del 5% non è sufficiente per innescare l’esplosione, mentre una concentrazione di metano superiore al 15% rende l’ambiente troppo saturo per generare la fiamma.
I limiti di infiammabilità sono diversi per ogni gas, ad esempio l’idrogeno, che viene spesso indicato come uno delle fonti di energia pulita del futuro, è molto più infiammabile andando dal 4% al 75%
Per questo è importante poter rilevare in modo accurato e dinamico concentrazioni del gas che rientrano in questo intervallo di esplosione, per poter prevenire esplosioni in ambienti pericolosi. In ambienti confinati (ad esempio in una stanza) il gas, miscelandosi con l’aria e in presenza di un innesco (una fiamma o una scintilla provocata dall’accensione di una luce) si incendia provocando pericolose esplosioni.
Ma contrariamente a quanto si è portati a pensare, il metano è sicuro. Non è tossico per inalazione o per contatto ed, essendo più leggero dell’aria, in caso di fuoriuscita si disperde velocemente verso l’alto, evitando accumuli di gas al suolo.
L’utilizzo è altrettanto sicuro data l’affidabilità delle moderne apparecchiature, la competenza degli installatori e le normative tecniche in vigore, frutto della lunga esperienza degli operatori specializzati del settore gas, tra cui le aziende distributrici, particolarmente sensibili alle questioni inerenti la sicurezza.
Occorre tuttavia porre in atto alcuni accorgimenti e usare la giusta cautela. Essendo più leggero dell’aria tende a migrare verso l’alto: è quindi buona abitudine aerare i locali dove sono posti apparecchi che utilizzano metano. Il gas metano dentro le bombole o dentro i tubi non può prendere fuoco non essendo presente l’ossigeno, ma diventa infiammabile nella fase di uscita quando si miscela con l’aria.
Per la sua particolarità di essere inodore, prima di essere immesso nella rete di distribuzione il metano viene “odorizzato”, cioè mescolato con sostanze dall’odore molto forte denominate “mercaptani”. In questo modo, l’utente si accorge subito anche di una minima perdita. Per questo, se entrando in un ambiente chiuso sentiamo “puzza” di gas non dobbiamo accendere le luci e tanto meno fuochi, ma aprire porte e finestre e lasciare che si disperda all’esterno.
Per coloro che non sentono gli odori, sono stati studiati apparecchi in grado di segnalare le eventuali perdite con segnali ottici o acustici. Poiché il metano è più leggero dell’aria questi apparecchi devono essere collocati sempre in alto, vicino al soffitto.
Attualmente anche la sensoristica Fotonica (la nuova tecnologia avanzata che utilizza i segnali luminosi invece di quelli elettronici) riveste un ruolo fondamentale nella possibile rilevazione di minime concentrazioni di metano nell’aria.
www.x3energy.it/it/offerta
front-office@x3energy.it
TEL. 0247957984

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