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Caricabatterie: quanto costa lasciarlo sempre attaccato alla presa?

Caricabatterie: quanto costa lasciarlo sempre attaccato alla presa? 16/12/2015Leave a comment
caricabatterie

Chi possiede uno smartphone o un tablet di solito, per comodità, lo ricarica la notte, in modo che sia pronto per essere usato nel corso di tutta la giornata successiva. Tuttavia le batterie dei dispositivi più comuni (e ormai anche dei portatili di ultima generazione) si ricaricano in due o tre ore circa, quindi sorge spontanea una domanda: quanto consuma il caricabatterie nelle restanti ore in cui, di fatto, non ricarica nulla?

Un’altra cosa che accade spesso è l’abitudine di lasciare il caricatore inserito nella presa di corrente, già pronto all’uso, anche quando gli apparecchi non sono collegati. Ed ecco allora la seconda domanda: in questo caso c’è comunque un consumo? Sì, i caricatori che restano connessi alla rete energetica, dato che il trasformatore che si trova al loro interno richiede comunque delle piccole quantità di elettricità, consumano nonostante i dispositivi non siano connessi. David MacKay, professore dell’università di Cambridge, ha affermato che scollegare il caricabatterie dalla presa ogni volta che non viene utilizzato, nel corso di un intero anno, consentirebbe invece di risparmiare l’energia necessaria a riscaldare l’acqua per un bagno caldo. Ovvero, come ha calcolato il sito EnergySavingSecrets.co.uk, ogni caricatore per smartphone che resta connesso alla presa della corrente consuma in media circa 0,25 watt, consumo che sale a 3.68 watt nel momento in cui va a ricaricare un dispositivo e che scende a 2.24 watt quando questo è carico. La spesa non è onerosa, ma sale se si tiene conto che il costo non riguarda soltanto i cellulari o i supporti informatici, poiché che sono provvisti di caricabatterie anche oggetti di uso comune come spazzolini da denti e rasoi elettrici. Ricordarsi di toglierli dalla presa della corrente e di attaccarli solo il tempo strettamente necessario può far guadagnare fino a 40 euro annui. Inoltre non bisogna dimenticare che un caricatore perennemente collegato alla corrente rischia di surriscaldarsi, provocando poi problemi ai suoi componenti e mettendone a rischio la funzionalità, con la possibilità di doverlo cambiare prima del previsto. Per una gestione ottimale della batteria al litio il consiglio è di evitare lunghe ricariche e preferire ricariche più frequenti ma brevi, per esempio acquistando una ciabatta con interruttore on-off,così da poter tenere perennemente collegato l’apparecchio ma anche, premendo semplicemente un tasto, interromperne l’alimentazione; oppure è possibile acquistarne uno provvisto di timer, in modo che la ricarica avvenga per una durata programmata e limitata.

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