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Liberland, nel cuore dell’Europa un paradiso ecosostenibile

Liberland, nel cuore dell’Europa un paradiso ecosostenibile 26/06/2016Leave a comment
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Liberland, sette chilometri tra Serbia e Croazia, è il terzo più piccolo stato al mondo e il più giovane in ordine di nascita (appena un anno di vita), ma non solo: sembra che voglia diventare anche il più ecologico.

Per la sua urbanizzazione sono infatti stati scelti progetti atti acreare uno sviluppo sostenibile per più di 340 mila cittadini, nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica di un paese totalmente carbon free. Gli architetti che si sono cimentati hanno creato soluzioni in grado di sfruttare l’elevazione verticale, il riciclo, il riutilizzo intelligente dell’energia e l’agricoltura urbana. Il Presidente VítJedlickaad ha assegnato il primo premio al collettivo Usa-Emirati Arabi Raw-Nyc per il progetto che adatta l’uso delle alghe come risorsa alimentare, energetica e anti-inquinamento. Il progetto inoltre dà una risposta alla necessità di sfruttare gli spazi, con interconnessioni verticali che non impediscono il passaggio della luce. Lo studio italiano Sergio Bianchi Architettura si è classificato quinto con le strutture geometriche alimentare da energia bio, appartamenti inseriti in costruzioni cilindriche a livelli, connesse da un sistema di trasporto interno. La dichiarazione di Jedlickaad alla stampa è stata: “Questi risultati dimostrano non solo che Liberland può divenire una città stato autosufficiente, ma anche che le persone si interessano veramente quando sentono che il loro lavoro ha un obiettivo più alto”. Ora un paradiso ecosostenibile nel cuore dell’Europa può essere considerato un esperimento, ma presto potrebbe diventare un esempio da imitare.

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