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Aria compressa: eliminare la perdita diminuisce costi e consumi

Aria compressa: eliminare la perdita diminuisce costi e consumi 14/04/2017Leave a comment

L’aria compressa è la quarta energia più utilizzata nell’ industria, dopo l’elettricità, il gas naturale e l’acqua.

Il 90% delle aziende produttrici utilizza l’ aria compressa perché è adatta a numerose applicazioni industriali: per azionare avvitatori e utensili simili, per movimentare e sollevare, oppure per pulire, spostare e raffreddare diversi materiali, nello stampaggio, nell’ imbottigliamento, eccetera. Non inquina ed è facile da produrre e da trasportare.

I consumi di energia elettrica necessari alla compressione

I consumi di energia elettrica necessari alla compressione possono incidere anche più del 20% e in media sono quasi sempre tra il 10-20% dei consumi elettrici complessivi dell’azienda. L’istituto di ricerca Fraunhofer ha dimostrato che circa il 30-40% dell’aria compressa viene sprecata a causa delle perdite: ciò significa che un compressore su tre lavora solamente per supplire a questa inefficienza, di solito trascurata o poco conosciuta. L’ottimizzazione della produzione e distribuzione di aria compressa, la ricerca e l’eliminazione delle perdite rappresentano quindi la soluzione giusta per avere un ritorno a breve termine.

Come eliminare le perdite

Un’azienda che parte da zero per ottimizzare l’aria compressa dovrebbe acquistare la strumentazione, formare l’operatore e infine iniziare il processo di apprendimento, un’operazione svantaggiosa in termini economici e di tempo. Meglio allora affidarsi a professionisti in grado di ottenere un risultato garantito senza interrompere il turno lavorativo.

X3Energy, specializzata in soluzioni d’efficienza energetica, effettua l’intervento tramite strumentazione a ultrasuoni capace di rivelare l’attrito dell’aria sui bordi della perforazione, qualunque sia la sua portata e la dimensione del foro. Rilevate le perdite si procede alla loro classificazione e alla redazione della reportistica, nonché alla conseguente riparazione. In seguito si procede con il monitoraggio per verificare il rendimento dei compressori. Per aziende di medie dimensioni queste operazioni vengono completate in uno-due giorni.

I vantaggi sono quindi molteplici. In termini economici la nostra esperienza sul campo ha confermato i dati di Fraunhofer, riscontrando che si può arrivare a ottenere un risparmio anche del 40%. Inoltre, con la riduzione dell’incidenza dell’aria compressa per unità di prodotto, l’ambiente ne guadagna, grazie alla diminuzione delle emissioni di gas serra.

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