Difficoltà logistiche e qualità del packaging hanno rallentato molto l’e-commerce del food.
Un risultato incoraggiante, ma anche una riflessione per migliorare ulteriormente. L’Italia ha grandi potenzialità nel settore dell’ e-commerce e lo si è visto nel 2016, quando il commercio elettronico ha registrato un giro d’affari di oltre 19 miliardi di euro, che vale circa il 5% dell’intero comparto del commercio retail a livello nazionale. Già oggi 21 acquisti online su 100 vengono effettuati da un dispositivo mobile e, se prendiamo in esame quelli tramite smartphone, nel 2016 sono cresciuti del 51% rispetto al 2015. I dati migliori sono quelli registrati dal settore della moda, che ha visto un balzo del 35%, e quello della tecnologia, cresciuta del 22%. La buona notizia è che le proiezioni al 2020 vedono un raddoppio del totale del fatturato.
Alimentare: croce e delizia
In questo contesto, però, il settore del food arranca con solo il 3% del totale di vendite online.
Una discrepanza abbastanza forte, se teniamo conto che il fatturato dell’industria agroalimentare in Italia ha toccato i 135 miliardi di euro (circa l’8% del Pil nazionale), stando ai dati relativi al 2015 di CDR Communication, società specializzata in comunicazione finanziaria. Ottimo anche l’export, che ha raggiunto la cifra record di 36,8 miliardi di euro e che ha messo nel mirino quota 50 miliardi entro il 2020. Inoltre, siamo il primo Paese in Europa per prodotti di qualità certificata, 280 nel settore del cibo e 523 nel vino. Allora dov’è il problema?
L’importanza del packaging
Difficoltà logistiche e qualità del packaging hanno rallentato molto l’ e-commerce del food. Quello del packaging è un tema molto importante, perché ha impatti decisivi sul tempo della conservazione delle proprietà intrinseche degli alimenti e sulla scadenza del cibo. Proprio di questo si è discusso allo scorso PackForum di Parigi: in un incontro organizzato da Sealed Air, leader mondiale del confezionamento alimentare e proprietario del brand Cryovac, alcuni esperti di e-commerce hanno presentato alla platea le evidenze tecniche di ciò che chiedono i consumatori.
L’analisi di mercato
Dallo studio realizzato dagli esperti è emerso che i consumatori danno grande importanza a elementi sensibili correlati alla loro percezione sensoriale, come per esempio la freschezza, l’appeal, la protezione, la praticità, la consegna e la sostenibilità. Tutte caratteristiche che il cliente chiede in particolar modo con prodotti ad hoc per la consegna online: secondo le indagini effettuate le società che vendono generi alimentari non differenziano il packaging per l’e-commerce dai prodotti destinati al commercio retail e ciò genera una percezione negativa nella clientela. I consumatori infatti chiedono uno stile di packaging fatto su misura, che sia in grado di evidenziare e rendere subito riconoscibili le caratteristiche del contenuto. Una sfida che avrà impatti su tutta la filiera, ma che potrebbe portare ad ampi margini di crescita per tutto il settore.
