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Programma Elite: il salto di qualità per le aziende italiane

Programma Elite: il salto di qualità per le aziende italiane 04/05/2017Leave a comment
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Intervista a Giovanni Baroni sulla scelta di partecipare al programma Elite di Borsa Italiana, un supporto alla crescita rivolto alle migliori aziende del Paese.

L’Imprenditore è da oltre vent’anni la rivista della Piccola Industria di Confindustria: Rebecca Biffignandi ha intervistato Giovanni Baroni, presidente e amministratore delegato di X3Energy, per parlare della scelta di partecipare al programma Elite di Borsa Italiana, il programma di supporto alla crescita rivolto alle migliori aziende del Paese.

X3Energy è un’azienda giovane, ma che già ha scelto di essere internazionale.

L’attività della nostra azienda è strutturata su tre aree di business, che ruotano attorno al mondo dell’energia. La prima, con la quale abbiamo iniziato, riguarda la compravendita di energia elettrica e gas naturale destinata al mercato BtoB, dove oggi contiamo più di 3mila clienti, tra grandi imprese e Pmi.

Per dare valore aggiunto a questa attività, nel 2013 abbiamo costituito una divisione che offre prodotti e soluzioni per migliorare l’efficienza energetica in azienda, spesso commercializzati insieme alla fornitura di energia. Anche in questo campo possiamo contare su un buon numero di clienti, imprese medie e grandi operanti in tutti i settori: dal farmaceutico all’edilizia, dal chimico all’alimentare.

La terza linea di business, legata alla mobilità sostenibile, è relativa alla realizzazione e gestione di stazioni di servizio a metano per autotrazione sul territorio nazionale e negli Stati Uniti. In Italia abbiamo tre stazioni operative, un’altra verrà aperta a breve e prevediamo di realizzarne quattro all’anno fino al 2020. Negli Stati Uniti, in Colorado, svolgiamo un’attività analoga con due stazioni di servizio e abbiamo in programma un’altra importante acquisizione che ci porrà tra i primi operatori di questo Stato.

Un percorso di crescita notevole per un’azienda nata solo pochi anni fa.

Con queste tre attività abbiamo realizzato una filiera di offerta completa che ci ha portato a risultati significativi. Oggi X3Energy è una realtà con un giro di affari che supera i 120 milioni di euro e un organico di 80 persone, tra dipendenti e collaboratori. Siamo inoltre un’azienda attenta alla trasparenza, con bilancio certificato e rating pubblico, e solida sotto il profilo finanziario.

Operando nel settore delle commodity, dove i margini sono ridotti, il rigore sulla gestione dei flussi finanziari è sempre stato per noi basilare. Come management abbiamo poi portato in azienda la nostra vocazione alla crescita, che deriva anche dall’esperienza pregressa in realtà strutturate e quotate.

X3 Energy è stata ammessa al programma Elite. Come siete venuti a conoscenza di questa opportunità?

In Confindustria, sia a livello centrale che sul territorio, ci sono state diverse occasioni per parlare di Elite e delle opportunità del programma. Abbiamo approfondito la conoscenza del progetto, che si sposa pienamente con la nostra filosofia aziendale, e deciso di candidarci. A novembre scorso siamo stati ammessi al programma e stiamo già concludendo la prima fase del percorso.

Quali sono ad oggi le vostre impressioni e cosa vi aspettate in prospettiva?

Ho trovato molto positivo l’aspetto formativo, svolto da docenti altamente qualificati e secondo un approccio che, a mio parere, può consentire a una realtà medio piccola come la nostra di evolvere in modo serio, attraverso la conoscenza di best practice e di modelli di crescita, anche relativi alla gestione manageriale, che possono fare la differenza.

In prospettiva credo che appartenere al network di Elite possa agevolare i nostri punti di forza, come la capacità di innovare e di attrarre e formare competenze interne. Nella nostra attività il know how è preponderante, investiamo molto in tecnologia, cambiamo continuamente i processi e applichiamo nuovi software e sistemi gestionali.

Tutto questo è sicuramente agevolato nel momento in cui si è inseriti in un contesto creativo e innovatore come quello di Elite. Anche nella gestione delle risorse umane e nell’organizzazione aziendale lo stimolo ad una sempre maggiore apertura, per quanto riguarda la circolazione delle informazioni e le relazioni con i collaboratori e gli stakeholder aziendali, sono elementi per noi interessanti. C’è poi l’aspetto, centrale, relativo alla conoscenza degli strumenti operativi per aprirsi al mercato dei capitali.

La quotazione è tra i vostri obiettivi?

Se ci saranno le condizioni perché no? L’apertura alla comunità finanziaria è un acceleratore di crescita. Apprendere nuove best practice e modalità per riuscire a fare operazioni straordinarie sul capitale è importante, ma questo non deve portare necessariamente in Borsa. Ci sono diverse opportunità disponibili ed Elite offre gli strumenti per avvicinarsi ad esse, aprendo all’azienda una prospettiva più ampia.

Perché le Pmi dovrebbero scegliere Elite?

Il mio invito è quello di valutare seriamente il percorso Elite perché può consentire alle imprese di fare un salto di qualità e aprirsi a un processo vero di innovazione e di internazionalizzazione in qualunque settore esse operino. Come viene spesso sottolineato da Confindustria, le Pmi non devono rimanere tali in eterno ma seguire un percorso di crescita. Abbiamo piccole e medie imprese di eccellenza, pensiamo a cosa potrebbero fare avendo le spalle più grandi”.

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