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Blockchain, la rivoluzione dell’energia

Blockchain, la rivoluzione dell’energia 14/03/2018
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La blockchain, tecnologia alla base delle transazioni Bitcoin, si preannuncia come una vera rivoluzione per il mondo finanziario e assicurativo, ma non solo: le sue applicazioni si potrebbero estendere anche al settore energetico, in particolare nel ramo degli investimenti in efficienza energetica.

CHE COS’È

La blockchain permette di registrare e conservare un registro infinito di transazioni, dette per l’appunto blocchi, la cui autenticità è validata da un certo numero di computer terzi tramite l’invio in contemporanea e in modo indipendente della soluzione corretta a calcoli complessi.

Questo meccanismo condiviso, autoregolato e trasparente consente di minimizzare i tempi e al contempo garantisce l’eliminazione e il conseguente costo degli intermediari.

In futuro potrebbe non solo abilitare un mercato peer-to-peer (P2P) di vendita e distribuzione di energia aperto a tutti, ma risolverebbe anche il problema del rischio negli investimenti, grazie alla tracciabilità delle azioni. 

BLOCKCHAIN ED EFFICIENZA ENERGETICA

La transizione energetica è ancora lontana dagli obiettivi previsti dall’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento medio globale. Per rimanere in linea con gli impegni sul clima è necessario tagliare ulteriormente le emissioni, includere nelle prospettive di capitalizzazione tutte le tecnologie rinnovabili, puntare su un contributo più deciso dei governi e sviluppare una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’efficientamento energetico a lungo termine.

Per questo occorre aumentare gli investimenti: una ricerca del World Economic Forum individua l’elevata percezione del rischio nei progetti di efficienza energetica tra le cause del potenziale non sfruttato. Contrariamente alle fonti tradizionali, infatti, i guadagni non quantificabili nel settore dell’efficientamento inibiscono spesso qualsiasi azione, sia nel settore pubblico sia nel privato. E se nessuno fa il primo passo nonostante le opportunità, per diminuire il divario tra le necessità ambientali e lo stallo finanziario, entrano in gioco i nuovi sistemi tecnologici, come la blockchain.

UN ESEMPIO

Distributed Energy Exchange è una piattaforma australiana basata sulla tecnologia blockchain che permette di scambiare energia rinnovabile fra produttori (sia privati sia aziende) e consumatori, mettendo questi ultimi in condizione di acquistarla anche in anticipo rispetto ai bisogni, e di immagazzinarla in un vero e proprio accumulatore virtuale. Una sorta di “Amazon dell’energia”, capace di abbattere in maniera drastica i costi di trasporto e di transazione e, di conseguenza, il costo complessivo dell’energia stessa.

Esplorare questa tecnologia, abbracciarla e studiarla a fondo per sfruttarla al meglio può significare ampliare il proprio business e sfruttarne le potenzialità per effettuare scambi o investimenti sicuri e sostenibili anche al di fuori del mercato tradizionale.

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