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In Svezia la prima strada che ricarica le auto elettriche

In Svezia la prima strada che ricarica le auto elettriche 11/05/2018
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È stata inaugurata in Svezia eRoadArlanda, la prima strada che ricarica i veicoli elettrici in movimento.

La carreggiata è vicina all’aeroporto di Stoccolma ed è lunga solo due chilometri, ma l’agenzia che gestisce le strade intende estenderne la tecnologia su tutto il territorio nazionale, in modo da tagliare, entro il 2020, almeno il 70% di CO2 nel settore trasporti.

COME FUNZIONA

Al centro di questa strada innovativa si trova una rotaia a cui è collegato un braccio mobile, che si attacca al fondo del veicolo. L’auto in movimento riceve corrente dalla strada alla propria batteria, ricaricandosi, e quando si ferma, cambia percorso o sorpassa, la ricarica si disconnette.

Il sistema rileva infatti la posizione del veicolo e il collegamento o distacco avviene in automatico. È inoltre in grado di calcolare il consumo energetico e di addebitare i costi a ogni utente.

Al momento solo i camion elettrici del servizio postale PostNord possono percorrere la strada e ricaricarsi, ma ben presto tutte le automobili elettriche potrebbero essere adattate per permettere di usufruire di questo servizio.

SICUREZZA

Non ci sono problemi di sicurezza poiché non c’è elettricità sulla superficie dei binari, posti cinque o sei centimetri più in basso rispetto al livello della strada. I realizzatori assicurano che è sicura anche in caso di ghiaccio o pioggia durante i rigidi periodi invernali.

PRATICITÀ

Questa soluzione si propone di risolvere la cosiddetta “range anxiety”, ovvero la paura degli automobilisti di auto elettriche di rimanere senza carica in un luogo privo di colonnine, nonché il problema del tempo di attesa richiesto da un pieno.

La ricarica in corsa è positiva anche per quanto riguarda la batteria, ovvero la parte più costosa di un veicolo elettrico: l’accumulatore, se il sistema fosse presente ovunque, potrebbe essere più piccolo e quindi più economico sia da produrre sia da smaltire.

COSTI E SVILUPPI FUTURI

Il costo per adattare questa tecnologia a un chilometro di strada è un milione di euro. Considerando che per disporre una linea urbana di tram, con binari e rete sopraelevata, servono in media 50 milioni di euro, la spesa non è fuori dal normale.

In Svezia sono presenti circa mezzo milione di chilometri di strade, di cui 20.000 chilometri sono autostrade. È stato calcolato che tra un’autostrada e l’altra non ci sono mai più di quarantacinque chilometri perciò, elettrificando ogni autostrada, i veicoli elettrici potrebbero percorrere l’intero Paese senza fermarsi.

ALTRI PROGETTI

In Cina si sta invece sperimentando un tratto di autostrada lungo un chilometro in grado di produrre energia elettrica attraverso pannelli solari fotovoltaici, installati al posto dell’asfalto, che potrebbero essere collegati ai sistemi di bordo delle auto per caricare le batterie dei veicoli in movimento. Al momento l’energia prodotta è sufficiente per alimentare i lampioni lungo il percorso e dare corrente a 800 abitazioni.

La stessa cosa, un chilometro di strada di pannelli solari, nel 2016 è stata realizzata in Norvegia con risultati incoraggianti, anche se limitati alla sola produzione di energia e non a funzioni più estese.

Anche in Israele si testerà la prima strada capace di ricaricare vetture elettriche, cominciando con un tratto di mezzo miglio (800 metri) per poi estenderlo ai 17 chilometri che uniscono la città di Eilat con l’aeroporto Ramon. Qui la ricarica avverrà per induzione, tramite elettromagneti che caricheranno i mezzi di trasporto (in questa fase si tratterà di autobus) attraverso delle placche di rame posizionate sul fondo dei veicoli.

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