Vuoi efficientare i consumi della tua azienda? Richiedi una consulenza

L’efficienza energetica per il settore ristorazione

L’efficienza energetica per il settore ristorazione 05/02/2018
ristorazione-efficienza

Dall’ultimo Rapporto Ristorazione della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, si nota una ripresa dei consumi che favorisce bar e ristoranti.

Emerge un quadro ottimistico soprattutto per quanto concerne l’andamento dei consumi alimentari fuori casa, ormai attestati sul 36% dei consumi alimentari complessivi, e il fronte occupazionale, con una crescita del 3,3% sull’anno precedente.

Continuano a preoccupare, invece, l’elevato numero di aziende che chiudono e un tasso di produttività che resta sotto i livelli pre-crisi. Diventa difficile in queste condizioni trovare le risorse per investire, a causa della scarsa disponibilità economica e del rialzo delle fatture energetiche.

L’EFFICIENZA ENERGETICA COME SOLUZIONE

Secondo l’ufficio studi Fipe la ristorazione è un settore “energivoro” che consuma mediamente 8,6 miliardi di kWh l’anno (circa 26.000 kWh per singolo esercizio, ovvero “9,8 volte più di una famiglia”).

Le cifre fanno riferimento al fabbisogno di oltre 250.000 lavastoviglie, 540.000 frigoriferi e 280.000 celle operanti in Italia, oltre a centinaia di migliaia di forni e 200.000 macchine per l’espresso nei bar.

Scegliendo apparecchiature di nuova generazione, invece, e implementando quelle innovazioni di cui il settore ha grande bisogno (un esempio riguarda il monitoraggio dei consumi) è possibile risparmiare, perciò c’è la necessità di facilitare la conoscenza delle soluzioni da parte degli operatori.

Anche puntare sulla corretta manutenzione delle tecnologie e sfruttare le opportunità legate alla corretta conoscenza e gestione delle fatture energetiche può generare risorse utili.

IL PROGETTO EUROPEO EFFIGE

Una di queste opportunità riguarda l’obiettivo del progetto europeo EFFIGE, finanziato dall’Unità LIFE della Commissione Europea: calcolare la footprint delle aziende italiane nel settore della ristorazione per ridurre l’impatto ambientale delle PMI, anche in funzione del contenimento dei costi.

Il progetto si concentra sullo sviluppo e la sperimentazione di strumenti a supporto della diffusione della PEF (Product Environmental Footprint), il metodo di calcolo dell’impronta ambientale di prodotti e servizi nelle PMI. ENEA è partner sia per azioni di natura tecnica sia per strategie di comunicazione delle performance ambientali e sperimenterà, insieme a Camst, l’applicazione della PEF in alcune imprese della filiera, validandone i piani di miglioramento energetico-ambientale.

MAGGIORE COMPETITIVITÀ

Quest’azione si integra nello sviluppo di strumenti di comunicazione per l’uso efficiente delle risorse, dell’economia circolare e delle tecnologie sostenibili delle filiere produttive.

In un contesto dove negli ultimi anni le imprese manifestano un bisogno crescente di strumenti che le aiutino nel valutare l’impatto dei propri servizi e prodotti, sfruttare l’efficienza energetica per contenere i costi e incentivare la digitalizzazione riducendo l’impatto ambientale significa rendere il settore ristorazione più concorrenziale e competitivo.

Condividi questa pagina

Vuoi rimanere aggiornato sul mondo dell'energia?